15:36
NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

Cismon in crisi di alunni si pensa al Polo scolastico per la Vallata

di Gianni Celi

facebookStampa la pagina invia la pagina

Cismon in crisi di alunni si pensa al Polo scolast

Com'è l'andamento delle nascita e della popolazione a Cismon?

«La situazione è preoccupante, non possiamo negarlo. Si pensi che abbiamo avuto due nuovi nati lo scorso anno e due l'anno precedente e che la popolazione era composta di 1078 abitanti nel 2006 e che ora è abbondantemente sotto i mille. Questi sono dati oggettivi a prescindere da qualsiasi considerazione di carattere politico. Noi cercheremo di resistere per quanto riguarda le elementari però continuiamo a coltivare il sogno di un polo scolastico di valle perché ci rendiamo sempre più conto che o ragioniamo nella logica di un unico progetto scolastico che abbracci tutta l'Asta del Brenta da Cismon a Pove oppure non ci sono sbocchi. Il problema delle nascite non riguarda soltanto Cismon, ma tutti gli altri Comuni della Vallata, quindi stiamo ben attenti a non essere costretti a trasferire i nostri alunni tutti o a Bassano o a Feltre. Cismon non si trova su un cocuzzolo di una montagna per cui non penso che quei quattro o cinque minuti che dividono il paese da Carpanè crei grossi disagi. Politicamente parlando ritengo poi che la soluzione di un polo scolastico a Carpanè sia la migliore perché si andrebbe a scuola in una frazione di San Nazario, non in Comune di Valstagna, né di Cismon, quindi anche per coloro che amano i campanilismi sarebbe la cosa migliore da fare».

Voi avete anche una scuola materna, e lì come va?

«Altra nota dolente è quella relativa alla scuola materna, problema anche questo che interessa tutti gli asili della Vallata. Noi attualmente abbiamo una ventina di bambini, ma l'asilo è parrocchiale e qui si apre una voragine specie dopo i tagli di contributi posti in atto dal Governo».

Si apre anche qui la possibilità di portare i bambini in altre strutture della Vallata?

«Sicuramente non è un problema che sarà affrontato domani. Nei tre anni che ci mancano cercheremo di fare di tutto per tenere qui elementari e scuola materna, ben sapendo però che la prospettiva è la creazione di questo polo scolastico".

E come sta evolvendo la situazione per poter disporre del vecchio magazzino tabacchi di Carpanè inutilizzato ormai da troppi anni e che volete trasformare in polo scolastico?

"Siamo in contatto con l'on. Manuela Lanzarin e stiamo seguendo l'iter per arrivare all'assegnazione. Già abbiamo colto un bel risultato nel vederlo inserito fra i beni del Demanio da dismettere. Il passaggio del tabacchificio dal Patrimonio Spa, che lo aveva stimato vendibile per due milioni 700 mila euro, al Demanio dello Stato, grazie alla Lanzarin e all'on. Franco, è stato importante. Noi adesso abbiamo fatto richiesta perché entri a far parte di quell'elenco di beni del federalismo demaniale che ci permetterebbe di entrarne in possesso. Sarà poi la Comunità montana del Brenta o il Comune di San Nazario a richiederlo, poco importa».

Se questa struttura vi sarà assegnata cosa intendete farne?

«Anzitutto, come le dicevo prima, un polo scolastico importante per tutta la vallata, ma anche una cittadella dei servizi. Nel momento in ci venisse assegnato senza esborsi di sorta si penserà a chiedere i contributi necessari per la sua riconversione da magazzino tabacchi a centro scolastico».

 

nr. 03 anno XVI del 29 gennaio 2011

« ritorna

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
Copyright © 2010-2025 La Domenica di Vicenza - P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar